l'Autore
Fabio Matteucci
Grafico, illustratore e amante della poesia, da sempre appassionato di natura ed in particolare di Montagna. Dal 2007 sono socio del Club Alpino Italiano di Terni.
La creatività (oltre agli affetti più cari) è il più grande scopo della mia vita.
“Creare” è la parola d'ordine, in contesti e modi sempre diversi.
Ho dato alla luce loghi e immagini coordinate per il sociale e aziende con riconoscimenti di carattere istituzionale.
Amo scrivere poesie che raccontano sempre il mio viaggio interiore e le emozioni che vengono dal vissuto. Scarabocchiare e disegnare Montagne è il mio modo di fare arte, di raccontare, fantasticare e vivere emozioni.
“Ogni giorno mi sento vivo se c'è una sfida nuova da affrontare!”
Il progetto
Montagne nel Cuore
Montagne nel Cuore ha l'ambizione di raccontare attraverso le illustrazioni tutte le Montagne Italiane da Sud a Nord.
Da quelle più gettonate e iconiche di sempre alle più “piccole e nostrane”, quelle dove viviamo e operiamo tutti i giorni.
Un catalogo completo, diviso per regione, catena montuosa e altezza.
La possibilità di avere due materiali durevoli e senza tempo come il plexiglass e il legno che si integrano alla perfezione in tutti i contesti, dall'hi-tech al classico.
Tre misure per tutte le esigenze, dal contesto casalingo, alla sala riunioni, dall'ufficio al rifugio di montagna.
Dalle collezioni regionali alla montagna singola fino alle collezioni personalizzate dove ognuno può selezionare le proprie Montagne nel Cuore.
Tantissime le proposte ma con l'unico scopo di dichiarare amore e appartenenza alla Montagna.
Poi ho iniziato a disegnare Montagne
Nasce così “Montagne nel Cuore,”
quel giorno di dieci anni fa, e da quel momento,
non ho più smesso di disegnare Montagne.
Spero che attraverso questi disegni la mia passione possa diventare anche la vostra.
Scarabocchiavo
pezzetti di carta...
Senza saperlo, il giorno dopo l'escursione al Monte Solenne in Valnerina scarabocchiavo pezzetti di carta.
Cercavo di dare forma alla mia felicità con quei piccoli tratti e nella mia fantasia ogni segno era come un passo fatto per andare avanti.
Volevo dare un volto a quella creatura, guardarla in faccia, assaporarla.
E' stato un momento magico, ho goduto a pieno le sensazioni ed emozioni ricevute da quella cima a 1.286 metri di altezza.
C'era solo gioia senza fatica, un retrogusto dolcissimo che mi ha fatto sentire vivo, come un eroe dopo una grande impresa.
E mentre la penna andava sul quel pezzettino di carta, ripercorrevo il sentiero, sentivo lo stridore delle pietre sotto gli scarponi avvolto dall'odore delle ginestre di giugno.